IL MALTRATTAMENTO GENETICO

Scritto il 28/02/2019
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Di maltrattamento animale ormai se ne parla da molto tempo, da anni… associazioni per la tutela dei nostri animali sono presenti in quasi tutti gli stati, ed alcune con oltre un secolo di esperienza.

Per maltrattamento si intende, ovviamente in primo luogo l’abbandono, piaga purtroppo tutt’ora presente e purtroppo secondo dati recenti sempre in crescita; ci si riferisce poi ai maltrattamenti fisici, alle percosse inflitte a cani e gatti, al costringimento in spazi inadeguati o il contenimento a catena; si intende abitualmente per maltrattamento le mancate cure o la scarsa alimentazione e poi l’utilizzo degli animali per spettacoli costringendoli ad attività spesso contrarie alla loro etologia.

Questi sono tutti maltrattamenti, che come detto tutt’ora esistono ed infliggiamo ai nostri amici animali, e sui quali fortunatamente si fanno campagne e battaglie per ridurli il più possibile.

Esiste però un maltrattamento assai più subdolo perche causa danni enormi, ma non immediatamente visibili e comprensibili a tutti noi, è il maltrattamento genetico, che io definisco Razzismo animale: per tutti noi distinguere i nostri cani e gatti in razze è assolutamente normale, mentre per la natura, che dovrebbe essere sovrana, non lo è… in natura le razze non esistono e mai esisterebbero.

Tutte le razze che noi conosciamo tanto bene sono frutto di selezione artificiale da parte dell’uomo, ma ciò che purtroppo non conosciamo, o che non vogliamo vedere, è la connessione strettissima tra la selezione delle razze e le patologie congenite ed ereditarie che sono diventate ormai un tutt uno con in nostri animali di razza, per non parlare dell’altro enorme fraintendimento legato agli animali di razza, ovvero la commercializzazione e la mercificazione degli animali.

L’allevamento dei cuccioli di razza è a tutti gli effetti un industria, in quanto è strettamente legata e sottoposta alle feroci leggi di mercato… chi alleva cuccioli di razza lo fa per venderli e quindi per produrre un utile… conta solo l’estetica del cane che sia conforme ai gusti del consumatore e che produca utili, e dal momento che si sta parlando di esseri viventi e non di oggetti di uso quotidiano, dovrebbe essere assai facile intuire l’assurda perversione di tale commercio; Accade così che ci si orienti verso un animale sulla base delle stesse motivazioni che ci spingono ad acquistare un certo tipo di auto, o di cellulare. Senza considerare che collocazione avrà nella nostra esistenza, senza essere realmente consapevoli di come esso sia un essere vivente e non un oggetto meccanico. Sulla base di un impulso momentaneo, poco ponderato.

 Nessuno però ci dice il prezzo pagato da quel musetto per essere così buffo: prezzo che il cane paga con la salute e noi in spese mediche per correre ai ripari.

La selezione di razza è eugenetica… la stessa eugenetica teorizzata anche da Hitler per selezionare la razza ariana come razza superiore… e la storia ci ha insegnato (o dovrebbe averlo fatto) che l’eugenetica non funziona, che produce mostri dal punto di vista biologico e del benessere… perché allora continuiamo ad utilizzarla impunemente sui nostri animali?